La termodiffusione

 

Lo scienziato svizzero Charles Soret nel 1879 scoprì che una soluzione di sali contenuta in un tubo avente le due estremità a temperature diverse, non manteneva uniforme la sua concentrazione: i sali erano più concentrati in prossimità dell’estremità fredda, rispetto a quella più calda. Egli ritenne che un flusso di sali fosse generato dal gradiente di temperatura, che in regime stazionario, corrispondeva a un gradiente di concentrazione. Lo scienziato tedesco Carl Ludwig descrisse lo stesso fenomeno nel 1856 in uno studio di una sola pagina, ma Soret studiò più dettagliatamente l’effetto della separazione di massa indotta da differenze di temperatura, formulò equazioni e scrisse inoltre 3 o 4 articoli sull’argomento. 

Il chimico e fisico britannico Sir William Crookes, giunse indipendentemente alle stesse conclusioni negli ultimi anni dello stesso secolo, inventando uno strumento, detto appunto "Radiometro di Crookes" che sfrutta la termodiffusione per generare la rotazione di un'elica. Il principio fisico enunciato da Crookes, detto "Thermal Transpiration" o "Thermal Diffusion", venne validato qualche anno dopo dall'allora presidente della Royal Society di Londra, Sir James Clerk Maxwell.